Crimea: ma i repubblicani guardano al midterm

b_490_390_16777215_00_images_Luoghi_02032014-1393733297-1015274809-uk.jpgNella crisi ucraina, l’opposizione repubblicana tiene sotto schiaffo l’Amministrazione democratica e il presidente Obama. E’ un’occasione in più per dipingere il presidente come un idealista, apostolo della riconciliazione con i nemici degli Stati Uniti. Accuse già echeggiate per il conflitto in Siria e dopo il ritorno di regimi autoritari –o il persistere del caos- nei Paesi teatro delle Primavere arabe. Questa crisi, poi, ripropone scenari da Guerra Fredda -che, nell’immaginario collettivo americano, è la guerra vinta da Ronald Reagan- e offre il contrasto tra una Super-Potenza in declino (gli Usa) e una di ritorno (la Russia). L’opposizione repubblicana, però, è più attenta, per il momento, a sparare le sue cartucce in funzione delle elezioni di midterm del 4 novembre, anche perché non sono finora usciti allo scoperto i potenziali protagonisti della corsa alla nomination 2016.

 

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