G20: Obama il buono snobbato, Putin il cattivo corteggiato

b_490_390_16777215_00_images_renzi_putin_brisbane.jpgIl mondo ha di nuovo due gendarmi. Uno buono, che da sei anni s’arrovella per fare le cose giuste – spesso, senza riuscirci - e non se lo fila più nessuno. E uno cattivo, che azzecca le cose sbagliate e, dopo cinque anni di castigo, fa paura a tutti. Il primo è Obama: si presenta al G20 con un assegno da tre miliardi di dollari al fondo dell’Onu per i Paesi più esposti ai cambiamenti climatici e manco ci s’accorge che ci sia. Il secondo è Putin: arriva a Brisbane con il biglietto da visita di aerei da guerra che sorvolano Ucraina e Paesi della Nato e che potrebbero tornare a volare sul Golfo del Messico –come al tempo della crisi dei missili a Cuba-; e con la scorta di quattro navi da guerra nel Golfo del Queensland. Snobba pure la richiesta di chiarimenti dei padroni di casa, e presidenti di turno dell’incontro, sull’aereo di linea malese abbattuto sull’Ucraina dai ribelli filo-russi –a bordo, molti gli australiani-. Che il personaggio del G20 sia Putin, e non Obama, lo conferma il fatto che tutti vogliono fare sapere che lo incontreranno: il premier Renzi lo vede in una pausa dei lavori, alle 13 locali; ed anche la cancelliera Merkel ha un bilaterale. Vladi e Barack si sono già visti al Vertice dell’Apec, a Pechino, all’inizio della settimana: una pacca sulle spalle a 0 per il russo, l’americano ammaccato. Il mondo alla rovescia!

Per offrirti il miglior servizio possibile Gpnewsusa2016.eu utilizza i cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies. Per Saperne di Più