Stato dell'Unione: americani ok, repubblicani contro

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2015/01/21 - Per i cittadini americani, Barack Obama, col discorso sullo stato dell’Unione, è andato nella giusta direzione: un sondaggio di Cnn e Orc International rivela che il 72% degli intervistati la pensa così. Invece, il presidente non è piaciuto né ai repubblicani né ai russi: c’era da scommetterci a priori. Obama pare dunque uscito da una crisi d’immagine che negli ultimi due anni aveva fatto crollare la sua popolarità. Il 51% degli intervistati promuove a pieni voti l'intervento svolto davanti al Congresso in seduta plenaria, contro il 44% del 2014. Inoltre, il 60% è d'accordo sulla riforma dell'immigrazione. Ma il 74% pensa che il presidente dovrebbe cercare un compromesso bipartisan con il Congresso su tutte le principali questioni aperte, mentre Obama sembra, in questa fase, piuttosto incline al decisionismo. Per i repubblicani, il discorso sullo stato dell’Unione è stato “deludente”: “un’occasione peduta”, ha detto la portavoce del partito nella circostanza, Joni Ernst –nella foto-, neo-eletta e salita alla ribalta delle cronache per lo spot in cui castra maiali e spara. "Solo provocazioni e minacce di veto", ha tuonato il leader della maggioranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell. Mitt Romney, sfidante di Obama nel 2012, forse di nuovo in corsa nelle primarie per il 2016, ha accusato il presidente di "ignorare il fatto che e' stato eletto un Congresso che spinge per un governo più piccolo e tasse più basse". L'ultra conservatore senatore texano Ted Cruz, pue lui potenziale candidato alla nomination repubblicana, ha ironizzato: "Obama ha la stessa soluzione per ogni problema: più tasse e più governo". Con i repubblicani sta –pare un paradosso- il ministro degli esteri russo Serguiei Lavrov: i tentativi degli occidentali di "isolare ancora di più la Russia non avranno successo –dice-. La Russia non prenderà la strada dell'autoisolamento". E’ una replica al passaggio di Obama secondo cui "oggi l'America si erge forte e unita con i propri alleati, mentre la Russia è isolata e ha l'economia a pezzi". Infine, ovvio che Hillary Clinton approvi il presidente e il discorso sullo stato dell'Unione: in un tweet, sottolinea che ''il discorso punta a un'economia che funziona per tutti. Ora dobbiamo accelerare e portare risultati alla classe media''. (dispacci d’agenzia – gp)

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