La stampa americana attribuisce intenzioni contraddittorie al sindaco di New York Bill De Blasio: secondo una fonte del New Yortk Post, De Blasio sarebbe pronto a sfidare Hillary Clinton per la nomination democratica alla Casa Bianca, proponendosi come alternativa "progressista" all'ex segretario di Stato, nel tentativo di emulare il senatore ‘liberal’ George McGovern che nel 1972 batté il candidato di punta democratico, Edmund Muskie, e ottenne una nomination ‘di sinistra’, finendo però travolto nelle elezioni dal presidente in carica, il repubblicano Richard Nixon. La fonte del New York Post è in palese contraddizione con quanto lo stesso sindaco aveva detto ai primi d’aprile, annunciando di puntare alla conferma nel 2017: "Intendo correre per la rielezione a sindaco di New York: è l'unica cosa per cui intendo correre", aveva detto De Blasio, rispondendo proprio a una domanda su un’eventuale candidatura alla nomination democratica. Nell’occasione, il sindaco della Grande Mela sollecitò Hillary Clinton ad affrontare nella sua campagna la questione delle diseguaglianze sociali nel Paese. Poche settimane più tardi, De Blasio ci starebbe ripensando, forte del potenziale sostegno dell'influente Working Families Party, finanziato dai più importanti sindacati americani. Il partito, a inizio anno, aveva annunciato di voler appoggiare la senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren, un campione ‘liberal’, che ha però escluso una sfida alla Clinton. "Dal momento che la Warren non scenderà in lizza, De Blasio e il suo staff starebbero ipotizzando di posizionare il sindaco come candidato di sinistra per il 2016. Sarebbe questa la ragione per cui De Blasio non ha ‘endorsed’ la candidatura di Hillary. Ma in realtà un candidato alla sinistra dell’ex first lady c’è già: il senatore ‘socialista’ del Vermont Bernie Sanders. E lo spazio è così stretto che starci in due appare difficile. (gp)