Repubblicani: toh!, chi si rivede, Jeb fa ancora soldi

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Toh, chi si rivede: Jeb Bush. Nei sondaggi, l’ex governatore della Florida, figlio e fratello rispettivamente del 41° e 43° presidente degli Stati Uniti, va decisamente male. Ma di soldi continua a metterne un sacco in cassa; e i medici assicurano che è un uomo di 62 anni di sana e robusta costituzione fisica, perfettamente abile a fare il presidente per i prossimi quattro e magari pure per otto anni.

Nell’estate, Jeb era un po’ sparito dai radar della campagna, offuscato dalle mediocri prestazioni nei dibattiti televisivi e dagli alfieri dell’anti-politica repubblicani, Donald Trump, Ben Carson e Carly Fiorina.

Ma i dati della raccolta di fondi continuano a farne uno degli aspiranti alla nomination su cui più puntano gli investitori. Che, però, va detto, giocano soprattutto democratico: sia Hillary Clinton che il suo rivale Bernie Sanders fanno più soldi dei rivali repubblicani, che sono molti di più (ma il loro battistrada Trump si accontenta del suo e non raccoglie contributi).

Jeb Bush ha raccolto 13,4 milioni di dollari nel terzo trimestre di campagna elettorale, Le cifre sono state riferite dal suo manager. La somma, registrata tra inizio luglio e fine di settembre, colloca Bush al secondo posto, dietro il neurochirugo nero e conservatore Carson con 20 milioni di dollari, tra tutti i 15 candidati repubblicani: Marco Rubio ha raccolto 6 milioni, Rand Paul 2,5; bene, invece, Ted Cruz con 12,2 milioni.

Ma un’analisi dettagliata dei finanziamenti la faremo nelle prossime ore, perché il termine ultimo per presentare i dati è appena scaduto (alla mezzanotte del 15 ottobre, ora di Washington). E così pure i conti in tasca ai singoli candidati, nel rapporto tra quanto raccolgono e quanto spendono. Qui, mettiamo in evidenza il dato di Bush, che, anche se frena rispetto all'inizio della campagna quando raccolse 11,4 milioni di dollari in poche settimane, continua a essere ‘vivo’: più in banca che nei sondaggi. (fonti varie - gp)

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