8 novembre 2016 Election Day: il conto alla rovescia

 

Trump, attacco sessista alla 'arci-nemica' Hillary

20151223TrumpHillary.jpgE’ scontro frontale tra Donald Trump e Hillary Clinton, come se fossero già loro la coppia d’avversari per la Casa Bianca: dopo che Hillary l’ha definito il “reclutatore del Califfo”, con le sue sortite anti-Islam, lo showman prima le ha dato della “bugiarda”, poi l’ha attaccata con linguaggio sessista e volgare. Intanto, Politifact gli assegna il ‘Pinocchio d’oro’ di questa campagna e un sondaggio rivela che sei donne d’America su 10 si sentirebbero imbarazzate se lui fosse il presidente. L’ex fist lady, invece, pensa alla famiglia: sarà nanna per la seconda volta, prima dell’Election Day, perché la figlia Chelsea è di nuovo incinta.
Parlando a Gran Rapids, nel Michigan, davanti a 7.500 persone, il magnate dell’immobiliare, battistrada nella corsa alla nomination repubblicana, ha preso in giro la Clinton perché sabato scorso, s’è presentata con un lieve ritardo alla ripresa di uno dei dibattiti televisivi con gli altri candidati democratici , "Non vedendola, ho pensato che avesse rinunciato", ha commentato. "Dov'era andata? Dove se n'era andata Hillary? Hanno dovuto cominciare senza di lei. E io so dov'era andata. E' disgustoso, nemmeno ne voglio parlare"
E l'ha pure derisa rievocando la batosta che nel 2008 subì da Barack Obama nelle primarie democratiche: "E’ una che non ha mai vinto nulla… Lei doveva battere Obama, lo doveva sconfiggere, era la favorita per la vittoria, e invece se l'è preso in ... Ha perso! Ha perso!", ha gigioneggiato lo showman, giocando pure su un termine che in lingua yiddish indica un organo maschile di cospicue dimensioni.
Dopo avere messo alla berlina alcuni contestatori incitando il servizio d'ordine a "narcotizzarli e cacciarli via" e altri "troppo flaccidi" per opporsi ai buttafuori, s’è calmato: ormai, il suo spettacolo l’aveva fatto.
Il ‘Pinocchio d’oro’ a ‘Donald il rosso’ - L'universo Trump e' un luogo dove tra realtà e fiction c'è poca differenza e dove, scriveva ieri il servizio di controllo dei fatti Politifact, vincitore del Premio Pulitzer, “più grossa è la bugia, o più bugie uno dice, e più la gente gli crede”. Politifact assegna allo showman il ‘Pinocchio d’oro’ per la bugia dell’anno: tale è la mole di falsità accumulate dal battistrada repubblicano che Politifact, dopo avere documentato che il 76 per cento delle sue affermazioni non sono corrette, non ne ha neppure scelto una in particolare.
L’imbarazzo delle donne d’America - Trump ha già usato in campagna un linguaggio sessista verso una donna, come quando accusò una giornalista di essere troppo aggressiva con lui perché nel periodo delle mestruazioni. Sempre a Grand Rapids, se l’è presa con Caroline Kennedy, che sarebbe inadeguata come ambasciatrice in Giappone, e con Angela Merkel che Time gli ha preferito come Persona dell'Anno.
Ma Hillary è il suo bersaglio preferito: la sbeffeggia per i suoi completi pantaloni, per l'assenza dell’energia e della forza necessarie per essere presidente. E lo showman sostiene che l'ex first lady è troppo vecchia, anche se tra lui, 69 anni, è più vecchio di lei di un anno.
Tutto ciò contribuisce a spiegare perché, se Trump diventasse presidente, sei americane su dieci si sentirebbero "in imbarazzo" a essere rappresentate da un individuo abituato a deriderle e insultarle e che, della rivale repubblicana Carly Fiorina, disse “Guardate che faccia ha, chi mai la voterebbe”: lo indica un sondaggio della Quinnipiac.
Hillary ‘nonna bis’ - Hillary sarà di nuovo nonna: la figlia Chelsea ha annunciato di essere incinta e che un fratellino o una sorellina della piccola Charlotte nascerà in estate, senza indicare una data precisa – la convention democratica si terrà a Filadelfia a fine luglio -. "Charlotte diventerà sorella maggiore. Ci sentiamo benedetti e felici", ha scritto su Twitter l’ex ‘prima figlia’. Chelsea e suo padre Bill si sono finora tenuti relativamente in disparte nella campagna di Hillary, ma entrambi hanno espresso l'intenzione di far di più dopo Capodanno quando le primarie saranno vicine. (fonti vv - gp)

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