Alessandra Baldini - Il fascino dell'inevitabilità, anche se non l'aiuta arrivare al voto a 69 anni. Ma ha il carisma della prima donna, oltre alla macchina elettorale dei FoB, FoH e adesso anche FoC (friends of Chelsea), che appoggiano la presto neo-nonnina nella sua seconda corsa alla Casa Bianca.

Oscar Bartoli - I  democratici sono portati a votare candidati con esperienza alle spalle. L’eccezione del 2008 con Obama non può ripetersi. Tra Biden (esperto, ma anziano) e la Clinton vedo in posizione di lancio quest’ultima, nonostante le perplessità sulla tenuta della sua salute e sul caos dell’assassinio dell’ambasciatore in Libia.

Ennio Caretto - Perché è ora che l'America abbia un presidente donna.

Nicolò D'Aquino - Dice di non volersi candidare. Ma forse saranno i democratici a insistere con lei. Una candidatura forte come la sua, e col valore aggiunto del fatto di essere una donna, potrebbe essere considerata l'arma vincente. E la Clinton potrebbe anche drenare la prevedibile emorragia di voti ispanici verso i repubblicani.

Cristiano del Riccio - Vincerà le primarie ma dovrà faticare più del previsto perchè le elezioni Usa aborriscono i vuoti e sorgerà magicamente in campo democratico un imprevisto super-eroe antagonista.

Giampiero Gramaglia - Ex first lady, ex senatrice, ex candidata alla nomination democratica 2008, ex segretario di Stato, studia da presidente fin da quando suo marito Bill entrò alla Casa Bianca nel gennaio 1993. Merita una chance d'essere lei la prima donna presidente degli Stati Uniti.