8 novembre 2016 Election Day: il conto alla rovescia

 

La legge di Murphy applicata all’Amministrazione Obama

b_490_390_16777215_00_images_Obama_obama_gp.jpg2014/11/27 - Dopo le elezioni di Mid-term, il presidente Obama appare perseguitato da una ‘legge di Murphy’ applicata alla sua Amministrazione sui fronti della politica interna degli Stati Uniti. Dopo l’avvicendamento, largamente previsto, del ministro della Giustizia Eric Holder con Loretta Lynch, la prima nera in quel posto, e una settimana d’evasione ai Vertici dell’Apec e del G20, tra Cina e Australia, Obama s’è ritrovato nel ginepraio americano. Bocciata la riforma della National Security Agency, dopo lo scandalo delle intercettazioni; accettate le dimissioni del segretario alla Difesa Chuck Hagel, per contrasti sulla strategia anti-Is, tra Iraq e Siria; e, quasi contestualmente, cambio di strategia in Afghanistan, dando implicitamente ragione, per certi versi, proprio ad Hagel –e mancando di coerenza in modo palese con le scelte fatte a suo tempo in Iraq e con l’atteggiamento anti-Is-; prospettive di confronto duro con l’opposizione repubblicana, che da gennaio controllerà sia la Camera che il Senato, sulla riforma dell’immigrazione, decisa con l’equivalente americano del decreto legge. E, come se non bastasse, ecco la sentenza di Ferguson e la protesta razziale che attraversa l’Unione. Fortuna, per Obama, che la Festa del Ringraziamento e il Venerdì Nero stanno per portarsi via questo suo disgraziatissimo novembre. (gp)

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