8 novembre 2016 Election Day: il conto alla rovescia

 

Iraq: 12 anni dopo, il pentimento dei candidati

20150521Iraq2003I candidati di punta alle nomination 2016 democratica e repubblicana sono tutti pentiti dell’Iraq. Hillary Rodham Clinton, che all’epoca della gratuita invasione del Paese di Saddam Hussein era senatrice dello Stato di New York e che votò a favore di quella guerra, dice, oggi, di avere sbagliato. E Jeb Bush, fratello del presidente che intraprese quel conflitto, adducendo informazioni false fornitegli dall’intelligence sul possesso di armi di distruzione di massa da parte di Baghdad e pure su connivenze con il terrorismo integralista islamico, dice che con le informazioni oggi disponibili mai e poi mai avrebbe scatenato il conflitto. Insomma, 12 anni dopo l’attacco all’Iraq continua a fare discutere: nessuno se l’appunta sul petto come una medaglia al merito. Dei repubblicani, Bush è l’unico ad essere implicato, se non personalmente almeno familiarmente, in quella vicenda, perché gli altri, all’epoca, o non erano in politica o, comunque, non erano in Congresso. Invece, sia la Clinton sia il suo finora unico antagonista democratico, il senatore ‘socialista’ del Vermont Bernie Sanders, erano nel 2003 in Congresso –Sanders stava alla Camera e la Clinton al Senato- e portano in qualche misura le stimmate di quel conflitto. (gp)

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